Attendere un treno e osservare la stazione ferroviaria in cui ci si trova, senza particolare attenzione, può essere capitato a tutti, anche tante volte.
È un tempo di passaggio, un momento di transito verso una meta, apparentemente poco importante, a volte noioso.
Altre volte, invece, le strutture ci hanno colpito per la loro imponenza o storicità, e ci sono stazioni, che pur in miniatura, attirano proprio l’attenzione e ci fanno restare ammirati ad osservarle, nei minimi dettagli, riconoscendo aspetti che altrimenti non avremmo notato.
È il caso dei lavori realizzati da Dario Maddio: sono ricostruzioni impressionanti, per la precisione dei particolari, la cura nella fattura e la fedeltà rispetto alle opere originali. Sono repliche che ricordano le vicende di questi edifici e dei treni.
Un’ispirazione è la ferrovia che attraversa la valle di Susa, un’opera storica, costruita a partire dalla seconda metà del 1800, per collegare Torino con la nuova galleria del Frejus che attraverso le Alpi permetteva di arrivare in Francia, linea e traforo sono operativi dal 1871.
La linea era caratterizzata da numerose stazioni dall’architettura particolare, nonché da svariati ponti e viadotti più che arditi, non solo per l’epoca.
Servizio su La Valsusa del 16 febbraio.