Il progetto di Ara(Arte Restauro Archeologia) per il censimento, la documentazione e la valorizzazione dei piloni votivi di Villar Focchiardo è diventato realtà.
Ogni pilone sarà mappato, studiato, geolocalizzato e dotato di una targa con QRcode offrendo ai visitatori un’esperienza interattiva e coinvolgente. Un viaggio tra pietre antiche, affreschi e devozione, che unirà tecnologia e tradizione.
Per realizzare questo intervento Ara aveva lanciato una campagna di crowdfunding con l’obiettivo di raccogliere 3.500 euro entro il 24 ottobre. Solo raggiungendo questa cifra era possibile ottenere un cofinanziamento di pari importo dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT per coprire il costo complessivo di 7.000 euro. E alla fine ce l’hanno fatta. I 3.500 euro sono stati raccolti. Il cofinanziamento sarà attivato. Il progetto di Eleonora Mina, Marianna Pognant e dell’ Associazione Ara può partire. Giovedì sera 23 ottobre l’Associazione Ara ha invece acceso i riflettori sull’archeologia preventiva. In Aula Consigliare Eleonora Mina e Marianna Pognant hanno guidato il pubblico in un viaggio sorprendente tra scavi, ostacoli e rivelazioni.
Un racconto fatto di esperienze sul campo, di “trucchi del mestiere” e di quelle scoperte che, eclatanti o meno, contribuiscono ogni giorno a proteggere e comprendere il nostro patrimonio storico. Spesso invisibile agli occhi dei cittadini l’archeologia preventiva è quella che precede i cantieri, le costruzioni, le trasformazioni del territorio. È una disciplina che lavora in anticipo per evitare che frammenti di storia vengano distrutti o dimenticati.
L’ archeologa Mina lo spiegato con chiarezza mostrando come ogni scavo sia una sfida, un puzzle, un’occasione di conoscenza.
Dalle indagini stratigrafiche alle sorprese sotto l’asfalto, dalle difficoltà burocratiche agli strumenti utilizzati la serata ha svelato il dietro le quinte di un mestiere che unisce scienza, intuizione e rispetto per il passato.
Claudio Giovale















